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22 novembre 2010
Webcam Girl e siti a luci rosse in continuo aumento


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5 aprile 2010
I cibi afrodisiaci


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La mela, simbolo del peccato originale, metafora del desiderio e nutrimento perfetto, gustoso e salutare. La frutta racchiude tutti i principi fondamentali per trasformare ogni alimento in un cibo in grado di stuzzicare i sensi e predisporli al piacere.
Tutta la frutta puo' diventare la base essenziale per sublimi piatti afrodisiaci, ma l'effetto si accresce se all'alimento si aggiunge anche il
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Sesso basic contro il cancro


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Peace & Love, il movimento che negli negli anni '60 proclamava l'amore libero, e impersonava la rivoluzione, in realtà anticipava la voglia di benessere, esprimeva il sogno di una vita sana e bucolica e senza saperlo aspirava al perfetto equilibrio psico fisico, insomma si occupava di salute.
E dall'Isola di Whight in poi, passando per tutti gli altri raduni e mega concerti, baciarsi e amarsi è stato sinonimo di libertà e trasgressione. Poi
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Il fidanzato? Te lo trova l'amica


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Come aiutare un'amica single a trovare l'uomo giusto
Se ormai sei felicemente accasata è il momento giusto per dedicarti ad aiutare il prossimo. In questo caso il prossimo è la tua amica del cuore che ancora resta sola, o meglio single. Se te lo chiede apertamente o
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Come addestrarlo in 7 mosse


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Le tecniche per educare gli animali sono efficaci anche con lui
Un libro appena uscito in UK dà utili suggerimenti alle donne esasperate dalla convivenza con il partner. Come educarlo a tenere in ordine la casa,
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19 novembre 2009
SESSO: FARMACO PER CURA EIACULAZIONE PRECOCE


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Sembra essere efficace e sicuro il primo farmaco che sia stato messo a punto contro uno dei disturbi sessuali maschili piu' frequenti: l'eiaculazione precoce. Ad annunciarlo sono state le aziende che hanno sviluppato la molecola, la Sciele Pharma della Shionogi Company del gruppo Plethora Solutions Holdings nel corso del meeting annuale della Sexual Medicine Society of North America (SMSNA) in corso a San Diego. Il farmaco per ora non ha un nome commerciale ma solo una sigla: PSD502. Ai trial clinici condotti in doppio cieco sono stati arruolati pazienti provenienti da Stati Uniti, Canada e Polonia. I risultati, hanno spiegato le aziende, sono coerenti con quelli riportati in precedenza in Europa e hanno dimostrato che gli uomini che sono stati trattati con PSD502 cinque minuti prima del rapporto sono stati in grado di ritardare l'eiaculazione fino a cinque volte di piu' di quelli che hanno utilizzato il placebo. Inoltre, i pazienti e partner in entrambi gli studi hanno riportato miglioramenti significativi in termini di soddisfazione sessuale, e il farmaco e' stato ben tollerato. Si stima un terzo degli uomini di eta' compresa tra i 18-59 sono interessati eiaculazione precoce. Attualmente, non esistono terapie per il trattamento di questo disturbo. Il farmaco e' una formulazione di due farmaci commercializzati: lidocaina e prilocaina dispensati da un aerosol va applicato direttamente sul glande. "L'eiaculazione precoce puo' avere un forte impatto negativo sulla vita affettiva e sessuale degli uomini e dei loro partner", ha detto il professor Stanley E. Althof, PhD, Center for Marital e Sexual Health of South Florida, West Palm Beach, Florida. "Siamo entusiasti che i risultati di due studi pilota hanno dimostrato che PSD502 e' stato efficace, e attendiamo con ansia l'opportunita' di aiutare i pazienti che non hanno opzioni reali fino a oggi", ha affermato Patrick Fourteau, Chief Executive Officer di Sciele Pharma, Inc
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12 novembre 2009
ALLERGIA AL LATTICE


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L’allergia al lattice: come riconoscerla
Il lattice é un liquido lattiginoso che deriva dalla pianta tropicale Hevea brasiliensis coltivata in Brasile e in Asia ed é causa di differenti tipi di patologie in ambito lavorativo. Di recente é andato sempre crescendo l'interesse nei confronti dell'allergia al lattice a causa della maggiore esposizione a tale gomma con conseguente aumento della sensibilizzazione in particolare del personale sanitario.
Il lattice é un liquido lattiginoso che deriva dalla pianta tropicale Hevea brasiliensis coltivata in Brasile e in Asia ed é causa di differenti tipi di patologie in ambito lavorativo. Di recente é andato sempre crescendo l'interesse nei confronti dell'allergia al lattice a causa della maggiore esposizione a tale gomma con conseguente aumento della sensibilizzazione in particolare del personale sanitario.
Soggetti a rischio
Recenti studi riferiscono una prevalenza della positività ai test allergologici in vitro e in vivo per il lattice pari a circa 3,5% nella popolazione generale, 3,7% tra i soggetti non atopici e non esposti al contatto, 14% tra i donatori di sangue e 26% tra gli asmatici. Essi rientrano tra il personale sanitario (medici, paramedici, odontoiatri), addetti alla manifattura della gomma bambini affetti da spina bifida e portatori di anomalie del tratto urogenitale, pazienti con precedenti di allergie, in particolare asma bronchiale o che abbiano subito ripetuti interventi chirurgici, oppure con documentata allergia alimentare alla frutta, in particolare, kiwi e banana.
Recenti studi riferiscono una prevalenza della positività ai test allergologici in vitro e in vivo per il lattice pari a circa 3,5% nella popolazione generale, 3,7% tra i soggetti non atopici e non esposti al contatto, 14% tra i donatori di sangue e 26% tra gli asmatici. Essi rientrano tra il personale sanitario (medici, paramedici, odontoiatri), addetti alla manifattura della gomma bambini affetti da spina bifida e portatori di anomalie del tratto urogenitale, pazienti con precedenti di allergie, in particolare asma bronchiale o che abbiano subito ripetuti interventi chirurgici, oppure con documentata allergia alimentare alla frutta, in particolare, kiwi e banana.
Eventi scatenanti
- cutanea (contatto con guanti)
- mucosale (preservativi, cateteri...)
- inalatoria (inalando la polvere contenuta nei guanti)
- pareterale (attraverso il sangue)
- cutanea (contatto con guanti)
- mucosale (preservativi, cateteri...)
- inalatoria (inalando la polvere contenuta nei guanti)
- pareterale (attraverso il sangue)
Sintomi
Le reazioni possono immediate e ritardate: alcuni soggetti presentano congiuntivite, rinite, asma, difficoltà respiratorie e orticaria entro un'ora dal contatto con il lattice, altri dermatiti pruriginose, vescicolose o desquamative entro 24-72 ore dal contatto. La più comune manifestazione di allergia é l'orticaria da contatto con prurito, seguita dalla dermatite da contatto, ma ci sono anche casi di asma e shock anafilattico. Quest'ultima può essere costituita da un eczema che interessa esclusivamente la cute rimasta a contatto con l'elemento in oggetto per ipersensibilità ad additivi della gomma, diagnosticabile con patch test, oppure può essere rappresentata da un'orticaria da contatto IGE mediata verso sostanze proteiche presenti nei guanti di lattice.
Le reazioni possono immediate e ritardate: alcuni soggetti presentano congiuntivite, rinite, asma, difficoltà respiratorie e orticaria entro un'ora dal contatto con il lattice, altri dermatiti pruriginose, vescicolose o desquamative entro 24-72 ore dal contatto. La più comune manifestazione di allergia é l'orticaria da contatto con prurito, seguita dalla dermatite da contatto, ma ci sono anche casi di asma e shock anafilattico. Quest'ultima può essere costituita da un eczema che interessa esclusivamente la cute rimasta a contatto con l'elemento in oggetto per ipersensibilità ad additivi della gomma, diagnosticabile con patch test, oppure può essere rappresentata da un'orticaria da contatto IGE mediata verso sostanze proteiche presenti nei guanti di lattice.
Diagnosi
Per la diagnosi di allergia al lattice sono importanti una raccolta della storia del paziente e l'esame clinico da parte di un allergologo. Egli richiederà a questo punto una serie di indagini volte a dimostrare l'allergia e questo riveste una particolare importanza se l'allergia al lattice é correlata all'esposizione professionale: un esame del sangue, un test cutaneo e un test di provocazione.
Per la diagnosi di allergia al lattice sono importanti una raccolta della storia del paziente e l'esame clinico da parte di un allergologo. Egli richiederà a questo punto una serie di indagini volte a dimostrare l'allergia e questo riveste una particolare importanza se l'allergia al lattice é correlata all'esposizione professionale: un esame del sangue, un test cutaneo e un test di provocazione.
Preservativo senza lattice
Attualmente in commercio è presente un prodotto della Durex (Durex Avanti) prodotto con un materiale derivato dal poliuretano che è due volte più resistente del lattice, permettendo così di ottenere un profilattico più sottile e sensibile. Ideati sia per chi soffre di allergia al lattice sia per una maggiorre sensibilità.
Attualmente in commercio è presente un prodotto della Durex (Durex Avanti) prodotto con un materiale derivato dal poliuretano che è due volte più resistente del lattice, permettendo così di ottenere un profilattico più sottile e sensibile. Ideati sia per chi soffre di allergia al lattice sia per una maggiorre sensibilità.
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Parliamo di dimensioni


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La scelta del profilattico giusto : le misure
Un uso corretto del preservativo prevede che ciascuno scelga quello più adatto alle proprie esigenze.
I preservativi non sono tutti uguali, neanche nelle misure. Ogni modello ha la propria lunghezza, larghezza e spessore e tali parametri sono fondamentali nella scelta del prodotto da acquistare perché essi devono essere adeguati alle dimensioni del pene.
Pensiamo a quando acquistiamo un capo di abbigliamento. Oltre a seguire le mode del momento, ci preoccupiamo che il modello e la taglia ci stiano bene addosso e che soprattutto ci facciano provare una sensazione di comodità.
La stessa cosa vale per il preservativo che deve diventare una seconda pelle. Un preservativo troppo stretto dà fastidio. Uno troppo largo può essere pericoloso perché può scivolare durante il rapporto e provocare la fuoriuscita di sperma.
Purtroppo anche su questi argomenti esiste ancora molto imbarazzo. E' certo che acquistare un preservativo non è come comprare un maglione. Chiedere informazioni al farmacista può risultare a volte gravoso. Non parliamo della cassiera del supermercato.
Un uso corretto del preservativo prevede che ciascuno scelga quello più adatto alle proprie esigenze.
I preservativi non sono tutti uguali, neanche nelle misure. Ogni modello ha la propria lunghezza, larghezza e spessore e tali parametri sono fondamentali nella scelta del prodotto da acquistare perché essi devono essere adeguati alle dimensioni del pene.
Pensiamo a quando acquistiamo un capo di abbigliamento. Oltre a seguire le mode del momento, ci preoccupiamo che il modello e la taglia ci stiano bene addosso e che soprattutto ci facciano provare una sensazione di comodità.
La stessa cosa vale per il preservativo che deve diventare una seconda pelle. Un preservativo troppo stretto dà fastidio. Uno troppo largo può essere pericoloso perché può scivolare durante il rapporto e provocare la fuoriuscita di sperma.
Purtroppo anche su questi argomenti esiste ancora molto imbarazzo. E' certo che acquistare un preservativo non è come comprare un maglione. Chiedere informazioni al farmacista può risultare a volte gravoso. Non parliamo della cassiera del supermercato.

Circonferenza in millimetri | ||||||
_ | XL | XL | L | M | S | S |
A | 120 | 130 | 120 | 104 | 98 | 98 |
B | 108 | 108 | 104 | _ | 88 | _ |
C | _ | _ | _ | _ | 98 | _ |
Larghezza nominale menzionata sulle confezioni | ||||||
_ | XL | XL | L | M | S | S |
A | 60 | 65 | 60 | 52 | 49 | 49 |
B | 54 | 54 | 52 | _ | 44 | _ |
C | _ | _ | _ | _ | 49 | _ |
Guardiamo ora con attenzione e anche con un misto di curiosità la tabella sotto riportata dove abbiamo inserito i dati relativi ad alcuni nostri articoli, riservandoci a breve di completare i dati non appena le aziende produttrici li renderanno disponibili.
Ricordiamo che tali dati sono, comunque, valori medi in quanto la materia prima utilizzata per la realizzazione dei profilattici, ossia il lattice, è un materiale elastico, estremamente duttile e suscettibile di variazioni ai mutamenti degli agenti esterni.
Inoltre, le misure dei preservativi sono soggette ad una precisa normativa europea, la EN600, che indica i valori relativi a lunghezza, spessore, larghezza, al di sotto dei quali le aziende produttrici non possono scendere.
MARCA | SPESSORE | LUNGHEZZA | LARGHEZZA |
AKUEL | |||
Nudo | 0,051 | 183 | 53 |
Nulla | 0,058 | 186 | 53 |
City | 0,060 | 180 | 53 |
Blues | 0,061 | 182 | 53 |
Confortevoli | 0,071 | 184 | 52 |
Stimolanti | 0,069 | 187 | 52 |
Ritardanti | 0.068 | 178 | 52 |
Sicuro | 0,094 | 184 | 53 |
Play | 0,061 | 179 | 53 |
CONTROL ADAPTA | |||
Nature | 0,072 | 190 | 54 |
Sento | 0,058 | 190 | 54 |
Stimolante | 0,072 | 185 | 52 |
Più | 0,072 | 190 | 54 |
Forte | 0,095 | 190 | 54 |
Seta | 0,072 | 190 | 54 |
Xl | 0,072 | 195 | 57 |
4u Naturale | 0,072 | 190 | 54 |
4u Sottile | 0,058 | 190 | 54 |
4u Ritardante | 0,072 | 190 | 54 |
4u Spermicida | 0,072 | 190 | 54 |
DUREX | |||
Settebello | 0,076 | 178 | 52 |
Settebello Special | 0,076 | 205 | 54 |
Tutto | 0,076 | 205 | 56 |
Performa | 0.076 | 205 | 56 |
Jeans | 0,078 | 205 | 56 |
Love | 0.076 | 178 | 52 |
P-Stimolante | 0,076 | 178 | 53 |
Comfort | 0,076 | 215 | 57 |
Contatto | 0,053 | 205 | 54 |
Defensor | 178 | 52 | |
Tropical | 0,076 | 178 | 52 |
Avanti Ulitma | 0,060 | 180 | 56 |
Sensation | 0.076 | 178 | 53 |
Close fit | 0.076 | 178 | 49 |
Pleasuremax | 0.076 | 195 | 56 |
Tingle | 0.076 | 205 | 56 |
PRIMEX | |||
Supersottile | 0,071 | 189 | 52 |
Anatomico | 0,072 | 185 | 52 |
Stimolante | 0,070 | 186 | 53 |
Invisibile | 0,055 | 190 | 53 |
Xtrapiacere | 0,072 | 186 | 52 |
Endurance Ritardante | 0.070 | 188 | 52 |
Casual | 0,071 | 189 | 52 |
Pianificazione Familiare | 0.071 | 188 | 52 |
CONDOMI | |||
Nature | 0,07 | 180-185 | 52 |
Max Love (Ritardanti) | 0,07 | 180-185 | 52 |
Ultra Thin (Ultra sottili) | 0,05 | 180-185 | 52 |
XXL | 0.06 | 200 | 54 |
Strong | 0,1 | 180-185 | 52 |
Stimolanti | 0,06 | 180-185 | 52 |
BENETTON | |||
Colors | 0,073 | 189 | 52 |
UP 100 | |||
Normale | 0,065 | 180 | 52 |
RFSU | |||
Mamba | 0,06 | 175 | 51 |
Birds 'n bees | 0,06 | 185 | 52 |
Okeido | 0,07 | 190 | 53 |
Black jack | 0,06 | 185 | 52 |
CHO-SAN | 0.05 | 185 | 52 |
Profil | 0.06 | 185 | 52 |
EUROGLIDER | |||
Euroglider | 170 | 52 |
Non è una questione di taglia
Le misure del pene e, quindi, del preservativo sono sempre state, per l'uomo, argomento "particolare" da affrontare. Tuttavia c'è un mito da sfatare e cioè che le misure siano essenziali in una soddisfacente vita sessuale.
Il problema sessuale della maggior parte degli uomini è l'eccessiva identificazione nel pene e tutti gli strumenti, stratagemmi e soluzioni per aumentare le dimensioni ed efficienza dell'organo non fanno altro invece che aumentare le dimensioni del problema in chi lo vive.
Il confinare la propria energia affettiva e sessuale alle dimensioni del pene può portare a diverse forme di impotenza (da ansia, da prestazione, da eiaculazione precoce) nonché al crearsi di un allontanamento all'interno della coppia in quanto le donne vivono la sessualità e l'affettività con esigenze più ricche e complesse.
La donna, di fatti, a differenza dell'uomo apprezza molto, ed in particolare nella sfera sessuale, ciò che è naturale e spontaneo nella sua ricerca di autenticità di sentimenti. Vede pertanto con diffidenza tutto ciò che è artificiale e se ne allontana sistematicamente.
Non si verifica di frequente che una donna faccia diventare un problema le dimensioni insufficienti di un pene, mentre sempre più uomini cercano false soluzioni alla propria debolezza. Si tratta spesso di soggetti in cui cova una forte aggressività dietro al quale poi si nasconde una accentuata debolezza. Il dare così tanta importanza alle dimensioni, cela il desiderio da parte dell'uomo di ripararsi dietro uno strumento da secoli simbolo della propria potenza e virilità, per evitare l'incontro totale con la donna.

Le misure del pene e, quindi, del preservativo sono sempre state, per l'uomo, argomento "particolare" da affrontare. Tuttavia c'è un mito da sfatare e cioè che le misure siano essenziali in una soddisfacente vita sessuale.
Il problema sessuale della maggior parte degli uomini è l'eccessiva identificazione nel pene e tutti gli strumenti, stratagemmi e soluzioni per aumentare le dimensioni ed efficienza dell'organo non fanno altro invece che aumentare le dimensioni del problema in chi lo vive.
Il confinare la propria energia affettiva e sessuale alle dimensioni del pene può portare a diverse forme di impotenza (da ansia, da prestazione, da eiaculazione precoce) nonché al crearsi di un allontanamento all'interno della coppia in quanto le donne vivono la sessualità e l'affettività con esigenze più ricche e complesse.
La donna, di fatti, a differenza dell'uomo apprezza molto, ed in particolare nella sfera sessuale, ciò che è naturale e spontaneo nella sua ricerca di autenticità di sentimenti. Vede pertanto con diffidenza tutto ciò che è artificiale e se ne allontana sistematicamente.
Non si verifica di frequente che una donna faccia diventare un problema le dimensioni insufficienti di un pene, mentre sempre più uomini cercano false soluzioni alla propria debolezza. Si tratta spesso di soggetti in cui cova una forte aggressività dietro al quale poi si nasconde una accentuata debolezza. Il dare così tanta importanza alle dimensioni, cela il desiderio da parte dell'uomo di ripararsi dietro uno strumento da secoli simbolo della propria potenza e virilità, per evitare l'incontro totale con la donna.
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Il preservativo, cos'è


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Molti lo chiamano guanto, altri palloncino e mille altri sono i termini che nel corso degli anni gli sono stati dati.
Stiamo parlando del preservativo, un metodo contraccettivo meccanico di barriera, di origini antichissime (i primi ad usarlo furono gli antichi egizi nel 1300 a.C.), costituito da una sottile guaina di gomma di lattice o di altro materiale da inserire al momento del rapporto sul pene già eretto, prima di qualsiasi contatto genitale.
Agisce impedendo il contatto del liquido seminale con le vie genitali femminili. Tecnicamente parlando, quindi, il condom (preservativo in inglese) ha la forma di un sottile cappuccio in lattice, che al momento dell'erezione, prima che il pene entri in contatto con la vagina, va srotolato e infilato sull'organo maschile. In tal modo durante l'eiaculazione, si impedisce allo sperma maschile di entrare in vagina, eliminando così il rischio di una gravidanza indesiderata.
Spesso, e a torto, è considerato il terzo incomodo, causa dell'interruzione dei preliminari... In realtà è un prezzo che si può pagare
senza troppe storie: usare il preservativo oggi è un segno di maturità e di presa di coscienza nei confronti della prevenzione. La storia ha dato, purtroppo, al preservativo un altro compito legato ad un triste evento. Quando sembrava che il preservativo fosse destinato alla pensione, perché sostituito da altri mezzi di contraccezione, ecco l'avvento dell'Aids e delle Malattie a trasmissione Sessuale. Da strumento di contraccezione, il preservativo si trasforma anche in mezzo di prevenzione dalle suddette malattie. Per salvare l'armonia e l'eccitazione della coppia basterà considerare la sua introduzione come un malizioso giochetto erotico!
Scegliamo, quindi, anche in considerazione di ciò il preservativo tra i tanti tipi che il mercato offre
Stiamo parlando del preservativo, un metodo contraccettivo meccanico di barriera, di origini antichissime (i primi ad usarlo furono gli antichi egizi nel 1300 a.C.), costituito da una sottile guaina di gomma di lattice o di altro materiale da inserire al momento del rapporto sul pene già eretto, prima di qualsiasi contatto genitale.



Scegliamo, quindi, anche in considerazione di ciò il preservativo tra i tanti tipi che il mercato offre
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Sapete tutto sul sesso? Leggete queste 15 curiosità!


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Ok, ok, così credete di essere dei master delle notizie, credete di sapere tutto su tutto e ci conoscere anche al 100% la sfera sessuale ed in particolare il suo funzionamento?!
Nonostante questo, però, volete gustarvi queste 15 curiosità sul sesso worldwide...giusto? Perfetto....eccole!
1. La prima erezione dell'uomo si verifica nell'ultimo trimestre di gravidanza quando è ancora un feto. - E bravo a 'mammà! -
2. Nell'antica Babilonia, il codice di Hammurabi puniva la donna vittima di violenza. Se una donna sposata veniva violentata veniva considerato adulterio, lei e l'uomo colpevole di violenza venivano uccisi. Non proprio correttissimo, no?
3. Fino al 1972 negli Stati Uniti l'omosessualità era considerata una malattia mentale.E per questo veniva curata con elettroshock, mi sembra ovvio...! :-O
4. Fino al 1884 una donna in Inghilterra poteva essere arrestata se negava un rapporto sessuale al marito. Ma davvero?!
5. In Indonesia la masturbazione viene punita col taglio della testa. Lì di certo Playboy non è il best seller ed i bagni sono sempre liberi!
6. Nello stato americano del Maryland, le macchinette dispensatrici di preservatici sono illegali. Cessano di esserlo solo se si trovano "in luoghi dove si vendono bevande alcoliche da consumare sul posto". Hmm...la connessione?
7. A Hong Kong, una moglie tradita può uccidere il marito adultero, la legge glielo consente, ma può farlo solo a mani nude! Mentre può uccidere come più le aggrada l'amante del marito. Almeno un po' di soddisfazione!
8. La pena per l'adulterio nell'antica Roma era l'amputazione di una narice. Ma non era un buco?
9. Sempre nell'antica Babilonia, gli uomini potevano dare in pegno le proprie mogli nel caso in cui fossero costretti a chiedere un prestito. Moglie, io ti amo...ma devo pur pagare il capitello LCD!
10. La lunghezza media del pene di un uomo varia tra i 12,7 cm e i 15,6 cm, mentre il pene di una balena azzurra raggiunge i 3,6 METRI. Ed i cultori più affezionati di chestrano lo sanno bene!
11. L'anatra lacustre argentina è lunga 40 cm, ma il suo pene può raggiunge al massimo dell'estensione il mezzo metro. Quando non serve, questo portentoso organo a forma di cavatappi rientra nell'addome del pennuto. Ahia!
12. Nel Bahrein, la legge consente a un medico di sesso maschile di fare una visita ginecologica a una donna, ma non di guardare direttamente i suoi genitali. Può soltanto vederli riflessi in uno specchio. Deve essere proprio bravo!
13. Ai musulmani è proibito guardare i genitali di un cadavere, e questo vale anche per gli impresari di pompe funebri; gli organi sessuali dei defunti devono sempre restare coperti da un mattone o un pezzo di legno per tutto il tempo.
14. A Guam ci sono uomini il cui lavoro a tempo pieno consiste nel girare per le campagne e deflorare giovani vergini che pagano per il privilegio di stare con un uomo per la prima volta. Il motivo: La legge dell'isola stabilisce a chiare lettere che una donna vergine non può sposarsi. Ecco un buon posto dove trasferirsi e magari cercare un lavoro...!
15. A Cali, in Colombia, una donna può avere rapporti sessuali soltanto col marito, e la prima volta che ciò accade, nella stanza deve essere presente anche la madre di lei.
Nonostante questo, però, volete gustarvi queste 15 curiosità sul sesso worldwide...giusto? Perfetto....eccole!
1. La prima erezione dell'uomo si verifica nell'ultimo trimestre di gravidanza quando è ancora un feto. - E bravo a 'mammà! -
2. Nell'antica Babilonia, il codice di Hammurabi puniva la donna vittima di violenza. Se una donna sposata veniva violentata veniva considerato adulterio, lei e l'uomo colpevole di violenza venivano uccisi. Non proprio correttissimo, no?
3. Fino al 1972 negli Stati Uniti l'omosessualità era considerata una malattia mentale.E per questo veniva curata con elettroshock, mi sembra ovvio...! :-O
4. Fino al 1884 una donna in Inghilterra poteva essere arrestata se negava un rapporto sessuale al marito. Ma davvero?!
5. In Indonesia la masturbazione viene punita col taglio della testa. Lì di certo Playboy non è il best seller ed i bagni sono sempre liberi!
6. Nello stato americano del Maryland, le macchinette dispensatrici di preservatici sono illegali. Cessano di esserlo solo se si trovano "in luoghi dove si vendono bevande alcoliche da consumare sul posto". Hmm...la connessione?
7. A Hong Kong, una moglie tradita può uccidere il marito adultero, la legge glielo consente, ma può farlo solo a mani nude! Mentre può uccidere come più le aggrada l'amante del marito. Almeno un po' di soddisfazione!
8. La pena per l'adulterio nell'antica Roma era l'amputazione di una narice. Ma non era un buco?
9. Sempre nell'antica Babilonia, gli uomini potevano dare in pegno le proprie mogli nel caso in cui fossero costretti a chiedere un prestito. Moglie, io ti amo...ma devo pur pagare il capitello LCD!
10. La lunghezza media del pene di un uomo varia tra i 12,7 cm e i 15,6 cm, mentre il pene di una balena azzurra raggiunge i 3,6 METRI. Ed i cultori più affezionati di chestrano lo sanno bene!
11. L'anatra lacustre argentina è lunga 40 cm, ma il suo pene può raggiunge al massimo dell'estensione il mezzo metro. Quando non serve, questo portentoso organo a forma di cavatappi rientra nell'addome del pennuto. Ahia!
12. Nel Bahrein, la legge consente a un medico di sesso maschile di fare una visita ginecologica a una donna, ma non di guardare direttamente i suoi genitali. Può soltanto vederli riflessi in uno specchio. Deve essere proprio bravo!
13. Ai musulmani è proibito guardare i genitali di un cadavere, e questo vale anche per gli impresari di pompe funebri; gli organi sessuali dei defunti devono sempre restare coperti da un mattone o un pezzo di legno per tutto il tempo.
14. A Guam ci sono uomini il cui lavoro a tempo pieno consiste nel girare per le campagne e deflorare giovani vergini che pagano per il privilegio di stare con un uomo per la prima volta. Il motivo: La legge dell'isola stabilisce a chiare lettere che una donna vergine non può sposarsi. Ecco un buon posto dove trasferirsi e magari cercare un lavoro...!
15. A Cali, in Colombia, una donna può avere rapporti sessuali soltanto col marito, e la prima volta che ciò accade, nella stanza deve essere presente anche la madre di lei.
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Pillola di Biancaneve risveglia il desiderio femminile


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Arrivata in Italia la "pillola di Biancaneve". Risveglia nelle donne il desiderio 'addormentato'. E come Biancaneve è risvegliata dal bacio del principe, così il desiderio sessuale perduto è risvegliato da una pillola che riaccende i centri del desiderio a livello cerebrale.
“Sono 4 i Centri che, in Italia, esattamente a Catania, Pisa, Pavia e Torino, stanno sperimentando su donne giovani la nuova pillola che riaccende il desiderio sessuale – ha affermato in questi giorni a Roma il prof. Salvo Caruso, Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e Professore di ginecologia all'Università di Catania nel corso del Congresso nazionale della Federazione - e dalle prime osservazioni vediamo risultati decisamente promettenti. Non è il Viagra delle donne, non è la 'pillola rosa' di cui tutti parlano, non è il cerotto del desiderio a base di testosterone. E' una pillola che rivoluziona l'approccio al calo del desiderio femminile perché agisce direttamente sul Sistema nervoso centrale, in particolare sul sistema limbico, dove si trovano i centri del desiderio.
Entro il 2009 prevediamo di concludere la sperimentazione, che avviene a doppio cieco e cioè ad alcune donne viene data la molecola, ad altre il placebo. Poi, inizierà l'iter burocratico per la registrazione. Come in Italia, anche in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti, la sperimentazione è in fase avanzata e complessivamente interessa diverse centinaia di donne.
Le donne che stanno sperimentando la molecola – ha aggiunto Caruso, a capo della sperimentazione di Catania - hanno tra i 25 e i 40 anni, sono tutte sane, ed hanno perso il desiderio per motivi inspiegabili. Sono donne che hanno una buona relazione con il partner, che non hanno disfunzioni organiche e ormonali, hanno un ciclo regolare e anche il partner non ha problemi sessuali. Sono donne, dunque, che hanno visto il desiderio sessuale addormentarsi. E che lo vogliono risvegliare”.
“Sono tante, e la maggior parte nascoste, in Italia le donne con il desiderio sessuale 'addormentato' – ha aggiunto Chiara Simonelli, presidente del Congresso della Federazione Europea di Sessuologia e Professore associato di psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell'arco di vita e psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale all'Università "La Sapienza" di Roma, Facoltà di Psicologia - Sono donne che, per motivi inspiegabili anche per il ginecologo e il sessuologo, hanno visto spegnersi il loro desiderio sessuale. Donne che per questo rischiano di mettere in crisi il rapporto di coppia. Mi auguro che, quando questa pillola sarà disponibile anche in Italia, finalmente le donne escano dal silenzio e, confortate da questa possibile soluzione, trovino il coraggio di chiedere aiuto e riappropriarsi di una vita sessuale appagante. A tutto vantaggio non solo della donna ma anche della coppia”.
I 4 Centri che in Italia stanno sperimentando la 'pillola di Biancaneve' sono, oltre a quello di Catania del professor Caruso, i Centri di Pavia (professoressa Rossella Nappi), Pisa (professor Andrea Genazzani), Torino (professoressa Chiara Benedetto).
“Sono 4 i Centri che, in Italia, esattamente a Catania, Pisa, Pavia e Torino, stanno sperimentando su donne giovani la nuova pillola che riaccende il desiderio sessuale – ha affermato in questi giorni a Roma il prof. Salvo Caruso, Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e Professore di ginecologia all'Università di Catania nel corso del Congresso nazionale della Federazione - e dalle prime osservazioni vediamo risultati decisamente promettenti. Non è il Viagra delle donne, non è la 'pillola rosa' di cui tutti parlano, non è il cerotto del desiderio a base di testosterone. E' una pillola che rivoluziona l'approccio al calo del desiderio femminile perché agisce direttamente sul Sistema nervoso centrale, in particolare sul sistema limbico, dove si trovano i centri del desiderio.
Entro il 2009 prevediamo di concludere la sperimentazione, che avviene a doppio cieco e cioè ad alcune donne viene data la molecola, ad altre il placebo. Poi, inizierà l'iter burocratico per la registrazione. Come in Italia, anche in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti, la sperimentazione è in fase avanzata e complessivamente interessa diverse centinaia di donne.
Le donne che stanno sperimentando la molecola – ha aggiunto Caruso, a capo della sperimentazione di Catania - hanno tra i 25 e i 40 anni, sono tutte sane, ed hanno perso il desiderio per motivi inspiegabili. Sono donne che hanno una buona relazione con il partner, che non hanno disfunzioni organiche e ormonali, hanno un ciclo regolare e anche il partner non ha problemi sessuali. Sono donne, dunque, che hanno visto il desiderio sessuale addormentarsi. E che lo vogliono risvegliare”.
“Sono tante, e la maggior parte nascoste, in Italia le donne con il desiderio sessuale 'addormentato' – ha aggiunto Chiara Simonelli, presidente del Congresso della Federazione Europea di Sessuologia e Professore associato di psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell'arco di vita e psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale all'Università "La Sapienza" di Roma, Facoltà di Psicologia - Sono donne che, per motivi inspiegabili anche per il ginecologo e il sessuologo, hanno visto spegnersi il loro desiderio sessuale. Donne che per questo rischiano di mettere in crisi il rapporto di coppia. Mi auguro che, quando questa pillola sarà disponibile anche in Italia, finalmente le donne escano dal silenzio e, confortate da questa possibile soluzione, trovino il coraggio di chiedere aiuto e riappropriarsi di una vita sessuale appagante. A tutto vantaggio non solo della donna ma anche della coppia”.
I 4 Centri che in Italia stanno sperimentando la 'pillola di Biancaneve' sono, oltre a quello di Catania del professor Caruso, i Centri di Pavia (professoressa Rossella Nappi), Pisa (professor Andrea Genazzani), Torino (professoressa Chiara Benedetto).
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SESSO
Yoga per ravvivare il rapporto


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Il problema del calo di desiderio sessuale è sempre più diffuso ed affligge sopratutto le donne, senza tuttavia risparmiare gli uomini. Il 43% delle donne tra i 18 e i 65 anni soffre di problemi legati alla sessualità, mentre il 39% degli uomini sopra i 40 anni ha difficoltà a raggiungere un'erezione soddisfacente.
Noelle Greaux, istruttrice di yoga, ha sperimentato lo stesso problema “sono passata da una vita sessuale molto attiva alla totale assenza di rapporti” ed ha elaborato un piano di recupero efficace per riaccendere i fuochi sotto le lenzuola.
Ha inventato alcune posizioni yoga, come la Sexy segretaria, la Rana erotica e il Ragazzo selvaggio, per rafforzare il corpo e far rinascere la libido. Inoltre ha fondato la società Better Sex Through Yoga, che distribuisce libri e dvd sul tema.
La stessa Jacquie testimonia l'efficacia del suo metodo: “Stavo recuperando quello che sembrava ormai energeticamente bloccato. Ho iniziato a sentirmi bene e a voler fare di nuovo sesso”. Secondo l'istruttrice tuttavia non basta solo lo yoga, ma per recuperare il vigore e la voglia è necessario mettere in atto un piano in otto fasi.
Per prima cosa è indispensabile avere cura del proprio corpo ed imparare a smaltire lo stress, nemico numero uno dell'orgasmo, attraverso l'attività fisica. “ L'attività sessuale è un'esperienza che coinvolge tutto il corpo ed è importante mantenere muscoli, vasi sanguigni e nervi in perfetta efficienza”, dice la dottoressa Tina M. Penhollow, docente presso il reparto di scienza dell'esercizio e promozione della salute della Florida Atlantic University. “Gli esercizi aerobici migliorano la circolazione, che è un fattore fondamentale per la risposta sessuale”. Vanno benissimo quindi gli sport aerobici come nuoto, corsa e bicicletta, ma anche i pesi e gli esercizi di resistenza.
Altri fattori importanti sono il seguire una dieta sana, niente fumo e alcolici. Bisogna anche imparare a parlare dei propri problemi e sgombrare la mente dalle angosce che ci distraggono. Si può utilizzare uno psicologo per questo, oppure confidarsi direttamente con il proprio partner, ottima strategia per migliorare l'intesa di coppia sia dentro che fuori dal letto.
Un altro consiglio è quello di dare via libera alle fantasie senza vergognarsi ed eliminare le distrazioni come la televisione quando si ha intenzione di fare sesso.
“L'orgasmo è molto più di un semplice riflesso - dice la dottoressa Whipple -. Sperimentate e scoprite quello che piace al vostro corpo. È semplice come tenere per mano o abbracciare il vostro partner”.
Noelle Greaux, istruttrice di yoga, ha sperimentato lo stesso problema “sono passata da una vita sessuale molto attiva alla totale assenza di rapporti” ed ha elaborato un piano di recupero efficace per riaccendere i fuochi sotto le lenzuola.
Ha inventato alcune posizioni yoga, come la Sexy segretaria, la Rana erotica e il Ragazzo selvaggio, per rafforzare il corpo e far rinascere la libido. Inoltre ha fondato la società Better Sex Through Yoga, che distribuisce libri e dvd sul tema.
La stessa Jacquie testimonia l'efficacia del suo metodo: “Stavo recuperando quello che sembrava ormai energeticamente bloccato. Ho iniziato a sentirmi bene e a voler fare di nuovo sesso”. Secondo l'istruttrice tuttavia non basta solo lo yoga, ma per recuperare il vigore e la voglia è necessario mettere in atto un piano in otto fasi.
Per prima cosa è indispensabile avere cura del proprio corpo ed imparare a smaltire lo stress, nemico numero uno dell'orgasmo, attraverso l'attività fisica. “ L'attività sessuale è un'esperienza che coinvolge tutto il corpo ed è importante mantenere muscoli, vasi sanguigni e nervi in perfetta efficienza”, dice la dottoressa Tina M. Penhollow, docente presso il reparto di scienza dell'esercizio e promozione della salute della Florida Atlantic University. “Gli esercizi aerobici migliorano la circolazione, che è un fattore fondamentale per la risposta sessuale”. Vanno benissimo quindi gli sport aerobici come nuoto, corsa e bicicletta, ma anche i pesi e gli esercizi di resistenza.
Altri fattori importanti sono il seguire una dieta sana, niente fumo e alcolici. Bisogna anche imparare a parlare dei propri problemi e sgombrare la mente dalle angosce che ci distraggono. Si può utilizzare uno psicologo per questo, oppure confidarsi direttamente con il proprio partner, ottima strategia per migliorare l'intesa di coppia sia dentro che fuori dal letto.
Un altro consiglio è quello di dare via libera alle fantasie senza vergognarsi ed eliminare le distrazioni come la televisione quando si ha intenzione di fare sesso.
“L'orgasmo è molto più di un semplice riflesso - dice la dottoressa Whipple -. Sperimentate e scoprite quello che piace al vostro corpo. È semplice come tenere per mano o abbracciare il vostro partner”.
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Sesso migliore per i magri


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Le persone magre potrebbero avere una vita sessuale più soddisfacente rispetto a chi è in sovrappeso. Le ultime evidenze scientifiche confermano che il grasso corporeo abbassa i livelli di testosterone, per cui gli individui in sovrappeso od obesi corrono un maggiore rischio di disfunzione erettile. Inoltre la massa grassa in sovrappiù aumenta la debolezza muscolare, l'astenia e la difficoltà nei movimenti.
E’ stato dimostrato da un recente studio, condotto presso l’Università di Firenze e presentato a Roma al Congresso della SIAM (Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale), che l'obesità non solo rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari come l’infarto del miocardio e l’ictus, ma può seriamente compromettere la funzione sessuale maschile e in particolare la funzione erettile.
Circa il 40 per cento degli uomini italiani è in sovrappeso e circa l’8 per cento è obeso. Peggiori le statistiche americane: nel corso degli ultimi 20 anni, il numero degli obesi è passato dal 15 per cento al 33 per cento. Le ragioni sono molteplici ma le modificazioni dello stile di vita con comportamenti sedentari rappresentano un elemento chiave per descrivere tale fenomeno.
Dalla ricerca fiorentina emerge con evidenza che l’entità della massa grassa si associa in modo proporzionale alla diminuzione dei livelli circolanti del testosterone. Quest’ormone gioca un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione sessuale maschile, che può risultare seriamente compromessa da un calo dei suoi livelli nel sangue.
Altri recenti studi epidemiologici sembrano dimostrare, inoltre, come la riduzione del testosterone rappresenti un fattore di rischio per gravi malattie cardiovascolari e respiratorie.
Il testosterone riduce infatti la massa grassa e favorisce quella magra, cioè i muscoli. Agisce positivamente sulle coronarie e non dimentica la “cabina di regia”, il cervello: bassi livelli di testosterone si associano a depressione e astenia.
Si potrebbe dire: più magri, più sani e, quindi, migliori amanti.
Il sovrappeso e l'obesità vanno comunque evitati per i gravi rischi per la salute a cui espongono le persone che ne sono affette.
E’ stato dimostrato da un recente studio, condotto presso l’Università di Firenze e presentato a Roma al Congresso della SIAM (Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale), che l'obesità non solo rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari come l’infarto del miocardio e l’ictus, ma può seriamente compromettere la funzione sessuale maschile e in particolare la funzione erettile.
Circa il 40 per cento degli uomini italiani è in sovrappeso e circa l’8 per cento è obeso. Peggiori le statistiche americane: nel corso degli ultimi 20 anni, il numero degli obesi è passato dal 15 per cento al 33 per cento. Le ragioni sono molteplici ma le modificazioni dello stile di vita con comportamenti sedentari rappresentano un elemento chiave per descrivere tale fenomeno.
Dalla ricerca fiorentina emerge con evidenza che l’entità della massa grassa si associa in modo proporzionale alla diminuzione dei livelli circolanti del testosterone. Quest’ormone gioca un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione sessuale maschile, che può risultare seriamente compromessa da un calo dei suoi livelli nel sangue.
Altri recenti studi epidemiologici sembrano dimostrare, inoltre, come la riduzione del testosterone rappresenti un fattore di rischio per gravi malattie cardiovascolari e respiratorie.
Il testosterone riduce infatti la massa grassa e favorisce quella magra, cioè i muscoli. Agisce positivamente sulle coronarie e non dimentica la “cabina di regia”, il cervello: bassi livelli di testosterone si associano a depressione e astenia.
Si potrebbe dire: più magri, più sani e, quindi, migliori amanti.
Il sovrappeso e l'obesità vanno comunque evitati per i gravi rischi per la salute a cui espongono le persone che ne sono affette.
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Individuato il Punto G con l'ecografia


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Il Punto G, misteriosa fonte di piacere presente all'interno della vagina della donna, è stato individuato e fotografato in un'ecografia dai professori dell'Università dell'Aquila Emanuele Jannini e Andrea Lenzi.
Il Punto G non si trova nella stessa identica posizione in ogni donna, ma le differenze sono comunque trascurabili: quello rilevato dall'analisi ecografica si trova nella parete anteriore della vagina, sotto l'uretra, tra il secondo e il terzo della vagina.
La localizzazione corrisponde in pieno alla zona dove Ernst Grafemberg, il primo studioso ad averlo individuato e disegnato, pensava che fosse: la lettera G per indicare questa parte del corpo femminile prende il nome proprio dallo scienziato tedesco.
Il punto G consiste in una specie di “bottoncino” carnoso e ricco di terminazione nervose che si ingrossa durante la stimolazione sessuale e può portare a orgasmi prolungati e piacevolissimi.
Comprensibile dunque che la ricerca su questa area del piacere sia stata intensa negli ultimi anni e, recentemente, se ne è discusso al congresso degli andrologi italiani (Siams) e di quelli europei.
Aristotele chiamava il Punto G il bottone del piacere, mentre nella culturatantrica esso è noto come “punto della beatitudine”: la sua scoperta clinica da parte del professor Lenzi, presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale, e del professor Jannini mette a tacere tutte quelle voci che nel corso del tempo avevano classificato il Punto G come un mito e una leggenda.
L'area anatomica dove è stato individuato nella paziente dell'Aquila indica che quella zona vaginale è ricca di ghiandole di Skene, considerata la “prostata” femminile, e di fosfodiesterasi di tipo 5, il principale mediatore chimico dell'erezione maschile.
Il professor Lenzi spiega che il Punto G, quando viene stimolato, si gonfia formando una piccola massa lievemente sporgente: se continua ad essere eccitato, l'utero comincia a contrarsi fino a determinare un orgasmo intenso e particolare, che si accompagna alla secrezione di un liquido chiaro, risultato dalle analisi simile al liquido prostatico. Questo è il motivo per cui si pensa che il Punto G possa essere un “abbozzo” di prostata nelle donne.
La scienza finora non può ancora affermare con certezza che tutte le donne siano provviste del meraviglioso Punto G, ma il professor Jannini comunica che tra poco inizierà uno studio multicentrico europeo, volto a determinare l'incidenza del Punto G nelle donne.
Quello che ora tutte le signore si chiedono è come poter fare per scoprire se possiedono il Punto G e, se sì, come localizzarlo.
Il professor Jannini risponde che il primo strumento terapeutico per una donna è lo specchio e che il vero Punto G è nel cervello femminile, in quanto la vagina e il clitoride sono solo le porte del piacere. L'ecografia serve, dunque, solo quando ci siano dubbi o incertezze, altrimenti basta la passione per un rapporto di coppia soddisfacente.
Il Punto G non si trova nella stessa identica posizione in ogni donna, ma le differenze sono comunque trascurabili: quello rilevato dall'analisi ecografica si trova nella parete anteriore della vagina, sotto l'uretra, tra il secondo e il terzo della vagina.
La localizzazione corrisponde in pieno alla zona dove Ernst Grafemberg, il primo studioso ad averlo individuato e disegnato, pensava che fosse: la lettera G per indicare questa parte del corpo femminile prende il nome proprio dallo scienziato tedesco.
Il punto G consiste in una specie di “bottoncino” carnoso e ricco di terminazione nervose che si ingrossa durante la stimolazione sessuale e può portare a orgasmi prolungati e piacevolissimi.
Comprensibile dunque che la ricerca su questa area del piacere sia stata intensa negli ultimi anni e, recentemente, se ne è discusso al congresso degli andrologi italiani (Siams) e di quelli europei.
Aristotele chiamava il Punto G il bottone del piacere, mentre nella culturatantrica esso è noto come “punto della beatitudine”: la sua scoperta clinica da parte del professor Lenzi, presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale, e del professor Jannini mette a tacere tutte quelle voci che nel corso del tempo avevano classificato il Punto G come un mito e una leggenda.
L'area anatomica dove è stato individuato nella paziente dell'Aquila indica che quella zona vaginale è ricca di ghiandole di Skene, considerata la “prostata” femminile, e di fosfodiesterasi di tipo 5, il principale mediatore chimico dell'erezione maschile.
Il professor Lenzi spiega che il Punto G, quando viene stimolato, si gonfia formando una piccola massa lievemente sporgente: se continua ad essere eccitato, l'utero comincia a contrarsi fino a determinare un orgasmo intenso e particolare, che si accompagna alla secrezione di un liquido chiaro, risultato dalle analisi simile al liquido prostatico. Questo è il motivo per cui si pensa che il Punto G possa essere un “abbozzo” di prostata nelle donne.
La scienza finora non può ancora affermare con certezza che tutte le donne siano provviste del meraviglioso Punto G, ma il professor Jannini comunica che tra poco inizierà uno studio multicentrico europeo, volto a determinare l'incidenza del Punto G nelle donne.
Quello che ora tutte le signore si chiedono è come poter fare per scoprire se possiedono il Punto G e, se sì, come localizzarlo.
Il professor Jannini risponde che il primo strumento terapeutico per una donna è lo specchio e che il vero Punto G è nel cervello femminile, in quanto la vagina e il clitoride sono solo le porte del piacere. L'ecografia serve, dunque, solo quando ci siano dubbi o incertezze, altrimenti basta la passione per un rapporto di coppia soddisfacente.
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Decalogo sul sesso per lui


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Una soddisfacente vita sessuale può contribuire al benessere psicofisico di tutta la persona.
Bisogna tuttavia stare attenti a non commettere alcuni errori che potrebbero compromettere l'intesa sessuale e la complicità con il proprio partner.
Soprattutto gli uomini devono seguire alcuni semplici consigli, per non cadere in pregiudizi e idee preconfezionate sul sesso, che spesso sono sbagliate.
1) Innanzitutto lui non deve pensare che un incontro intimo cominci solo a letto: i preliminari cominciano molto prima del rapporto vero e proprio, ma fanno comunque parte integrante di una relazione sessuale. Le donne amano essere corteggiate, coccolate e stimolate: quindi, maschietti, siete tutti avvertiti.
2) Un altro errore frequente commesso dagli uomini è quello di avere fretta, mentre a letto non ci deve essere alcuna premura: il raggiungimento del piacere è connesso alla stimolazione di varie zone del corpo, dette erogene, e bisogna mettere la propria partner nella condizione di rilassarsi per abbandonarsi poi completamente.
3) Le donne, nel 70% dei casi, raggiungono un orgasmo clitorideo: gli uomini dovrebbero, quindi, concentrarsi maggiormente su questa parte del corpo femminile, senza pensare che basti la semplice penetrazione.
4) Nel sesso non bisogna essere egoisti e pensare solo a se stessi: lo si fa in due e non bisogna tralasciare la dimensione ludica del rapporto fisico (vanno bene il solletico, i “pizzicotti”, etc.).
5) Mai tralasciare di curare il proprio fisico: la persona che amiamo ha diritto di vederci sempre in forma, perciò niente pancetta, maniglie dell'amore o scarsa igiene personale (compreso un uso troppo parsimonioso del deodorante).
6) Non soltanto gli uomini hanno fantasie sessuali: le donne hanno desideri e pensieri spesso più variegati e ricchi di quelli maschili. Gli amanti maschi sono perciò chiamati ad esplorare il lato “segreto” della loro lei.
7) La vostra moglie e la vostra fidanzata non devono essere considerate e trattate come se fossero delle pornostar: un film a luci rosse non rispecchia la vita reale e il rispetto per l'altro è sempre una regola di fondamentale importanza in ogni rapporto e situazione.
8) L'orgasmo non chiude la partita, non è tutto finito lì. Anche se i maschietti vi prestano poca attenzione e poco tempo, le coccole dopo il coito sono molto piacevoli e apprezzate dalle donne e possono preludere a un nuovo amplesso.
9) Se qualcosa non va non bisogna pensare subito che sia colpa della donna: tutti gli uomini, per non fare “cilecca”, devono stare attenti a mangiare in maniera equilibrata, a fare attività fisica regolare, a non abusare di alcool e fumo e tantomeno a usare droghe di qualsiasi tipo. Una visita dall'andrologo è raccomandabile con una buona frequenza, specialmente dopo i 40.
10) Imparate ad ascoltare le reazioni e i tempi del corpo della vostra partner, per poterla aiutare a raggiungere il massimo del piacere, con reciproca soddisfazione. Cercate di capire anche se la vostra donna ama parlare durante l'amore o preferisce il silenzio: in ogni caso cercate di assecondarla e di essere sempre più amanti teneri e indimenticabili.
Un rapporto intimo è sempre un aspetto importante di una relazione amorosa, ma va inserito in un contesto più grande d'amore e desiderio di stare con l'altro/a. Se vivrete il sesso con sentimento sicuramente sarà più bello e intenso.
Bisogna tuttavia stare attenti a non commettere alcuni errori che potrebbero compromettere l'intesa sessuale e la complicità con il proprio partner.
Soprattutto gli uomini devono seguire alcuni semplici consigli, per non cadere in pregiudizi e idee preconfezionate sul sesso, che spesso sono sbagliate.
1) Innanzitutto lui non deve pensare che un incontro intimo cominci solo a letto: i preliminari cominciano molto prima del rapporto vero e proprio, ma fanno comunque parte integrante di una relazione sessuale. Le donne amano essere corteggiate, coccolate e stimolate: quindi, maschietti, siete tutti avvertiti.
2) Un altro errore frequente commesso dagli uomini è quello di avere fretta, mentre a letto non ci deve essere alcuna premura: il raggiungimento del piacere è connesso alla stimolazione di varie zone del corpo, dette erogene, e bisogna mettere la propria partner nella condizione di rilassarsi per abbandonarsi poi completamente.
3) Le donne, nel 70% dei casi, raggiungono un orgasmo clitorideo: gli uomini dovrebbero, quindi, concentrarsi maggiormente su questa parte del corpo femminile, senza pensare che basti la semplice penetrazione.
4) Nel sesso non bisogna essere egoisti e pensare solo a se stessi: lo si fa in due e non bisogna tralasciare la dimensione ludica del rapporto fisico (vanno bene il solletico, i “pizzicotti”, etc.).
5) Mai tralasciare di curare il proprio fisico: la persona che amiamo ha diritto di vederci sempre in forma, perciò niente pancetta, maniglie dell'amore o scarsa igiene personale (compreso un uso troppo parsimonioso del deodorante).
6) Non soltanto gli uomini hanno fantasie sessuali: le donne hanno desideri e pensieri spesso più variegati e ricchi di quelli maschili. Gli amanti maschi sono perciò chiamati ad esplorare il lato “segreto” della loro lei.
7) La vostra moglie e la vostra fidanzata non devono essere considerate e trattate come se fossero delle pornostar: un film a luci rosse non rispecchia la vita reale e il rispetto per l'altro è sempre una regola di fondamentale importanza in ogni rapporto e situazione.
8) L'orgasmo non chiude la partita, non è tutto finito lì. Anche se i maschietti vi prestano poca attenzione e poco tempo, le coccole dopo il coito sono molto piacevoli e apprezzate dalle donne e possono preludere a un nuovo amplesso.
9) Se qualcosa non va non bisogna pensare subito che sia colpa della donna: tutti gli uomini, per non fare “cilecca”, devono stare attenti a mangiare in maniera equilibrata, a fare attività fisica regolare, a non abusare di alcool e fumo e tantomeno a usare droghe di qualsiasi tipo. Una visita dall'andrologo è raccomandabile con una buona frequenza, specialmente dopo i 40.
10) Imparate ad ascoltare le reazioni e i tempi del corpo della vostra partner, per poterla aiutare a raggiungere il massimo del piacere, con reciproca soddisfazione. Cercate di capire anche se la vostra donna ama parlare durante l'amore o preferisce il silenzio: in ogni caso cercate di assecondarla e di essere sempre più amanti teneri e indimenticabili.
Un rapporto intimo è sempre un aspetto importante di una relazione amorosa, ma va inserito in un contesto più grande d'amore e desiderio di stare con l'altro/a. Se vivrete il sesso con sentimento sicuramente sarà più bello e intenso.
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Più fertili se il sesso è divertente e fatto bene


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Incontro sessuale divertente e soddisfacente può aumentare del 50% le possibilità di concepire un figlio, oltre ad aumentare significativamente il piacere e l'appagamento della coppia nel rapporto intimo.
Pare proprio che chi sa fare l'amore divertendosi riesca più facilmente a diventare papà o mamma: il sesso di qualità è premiato da uno studio dell'andrologo Allan Pacey, della Sheffield University e componente della British Fertility Society, e della sua equipe.
L'esperto consiglia verve, emozioni e passione sotto le lenzuola, dimenticando routine e abitudini, per vedere arrivare la cicogna con più facilità: un sesso “a cinque stelle” può incrementare del 50% nell'uomo la produzione di spermatozoi durante un rapporto sessuale, il cui numero si attesta normalmente sui 250 milioni, e aiutare i gameti maschili a fecondare l'ovulo femminile, nuotando meglio nel canale riproduttivo femminile. Nelle donne, invece, il sesso soddisfacente aumenta le contrazioni muscolari e consente non solo maggior piacere nell'orgasmo per lei, ma anche un contributo importante per far giungere lo sperma fino all'utero.
Pacey sottolinea, sulle pagine del Daily Mail, che le coppie che tentano di avere un bimbo vivono spesso il sesso come un mezzo per arrivare all'obiettivo, in maniera meccanica e noiosa. E questo certo non aiuta. Per Joanna Ellington, studiosa americana, un sesso giocoso e appagante aumenta significativamente le probabilità di avere un bebè.
Dunque, se state pensando di iniziare una gravidanza, non dimenticate la qualità e il divertimento nei vostri incontri intimi e avrete più chances di riuscita.
Pare proprio che chi sa fare l'amore divertendosi riesca più facilmente a diventare papà o mamma: il sesso di qualità è premiato da uno studio dell'andrologo Allan Pacey, della Sheffield University e componente della British Fertility Society, e della sua equipe.
L'esperto consiglia verve, emozioni e passione sotto le lenzuola, dimenticando routine e abitudini, per vedere arrivare la cicogna con più facilità: un sesso “a cinque stelle” può incrementare del 50% nell'uomo la produzione di spermatozoi durante un rapporto sessuale, il cui numero si attesta normalmente sui 250 milioni, e aiutare i gameti maschili a fecondare l'ovulo femminile, nuotando meglio nel canale riproduttivo femminile. Nelle donne, invece, il sesso soddisfacente aumenta le contrazioni muscolari e consente non solo maggior piacere nell'orgasmo per lei, ma anche un contributo importante per far giungere lo sperma fino all'utero.
Pacey sottolinea, sulle pagine del Daily Mail, che le coppie che tentano di avere un bimbo vivono spesso il sesso come un mezzo per arrivare all'obiettivo, in maniera meccanica e noiosa. E questo certo non aiuta. Per Joanna Ellington, studiosa americana, un sesso giocoso e appagante aumenta significativamente le probabilità di avere un bebè.
Dunque, se state pensando di iniziare una gravidanza, non dimenticate la qualità e il divertimento nei vostri incontri intimi e avrete più chances di riuscita.
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L'importanza dello sguardo durante l'amore


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Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima. Attraverso gli occhi noi possiamo entrare in contatto con l’altro, possiamo conoscerlo e possiamo farci conoscere. Uno sguardo può raccontare molto, può essere distratto, sfuggente, assente, intermittente con toccate e fughe, seduttivo, ammaliatore, pungente oppure presente, caldo, amorevole, pronto ad ascoltare quello che noi abbiamo da dire sia attraverso il verbale sia attraverso movimenti facciali. Possiamo avere occhi accoglienti e giocosi o occhi spenti, rifiutanti, freddi e distanti che mettono un muro con il proprio interlocutore. Possiamo avere occhi che si guardano profondamente che permettono di creare un’unione che rende vibrante quel rapporto.
Prendiamo ad esempio nella vita di coppia il momento in cui si fa l’amore.
Spesso si dice che nel momento d’intimità con il proprio partner tenere gli occhi aperti significa tenere sotto controllo la situazione e non farsi cogliere di sorpresa, significa avere la difficoltà di lasciarsi andare al piacere, mentre, chiudere gli occhi permette di lasciarci maggiormente andare alle nostre fantasie e al nostro piacere.
Molte persone fin dal primo bacio chiudono gli occhi continuando così sino al momento dell’orgasmo. Entrano in intimità e attraverso il contatto con il partner possono abbandonarsi a delle piacevoli emozioni. Per non tutti è così!
Alcuni riescono, nell’avere gli occhi chiusi, a focalizzarsi sulle sensazioni del proprio corpo ma con il rischio di estromettere l’altro. Succede infatti che, nel cercare di trovare il piacere, pongono l’attenzione solo su se stessi partecipando poco al rapporto sessuale ed interrompendo i contatti con il compagno. Spesso hanno bisogno proprio di questo atteggiamento per raggiungere l’orgasmo e quindi cominciano, a volte, a dare istruzione affinché il loro piacere possa crescere in modo esponenziale ( vorrei aggiungere che in alcuni casi chiedere al proprio partner cosa si vuole, va bene ma è importante che ciò sia visto come momento di passaggio).
Domanda: in che modo si può creare un ‘intimità, un contatto emotivo con l’altro se io me ne vado per la mia strada? Perché pensare che il piacere provato quando vado per la mia strada sia più forte del piacere provato stando in una profonda intimità con l’altro? In una profonda unione?
Certo, questo è più complicato. Se una donna continuamente chiede di essere toccata in un certo modo sono possibili due situazioni: la prima è che lei vuole controllare quel contatto, la seconda è che il suo partner dimostra di non sentirla/conoscerla affatto.
Attenzione!! Non sto dicendo che con gli occhi chiusi non si riescono ad avere profonde unioni con il proprio partner ma vorrei semplicemente proporre a chi vuole “rischiarsela un po’” , di provare giochi nuovi che possono aprirci nuove porte. Sto proponendo di vedere se si riesce a fare con gli occhi aperti tutto ciò che si riesce a fare con gli occhi chiusi. Se si può entrare ugualmente in contatto con le emozioni più profonde pur vedendo gli occhi del mio/a lui/lei.
Premesso che si può essere distanti dal proprio compagno mentre si fa l’amore sia stando con gli occhi aperti che con gli occhi chiusi, credo che per scoprire la nostra capacità di “vibrazione con l’altro”, sarebbe importante lavorare sul sentirsi mentre si tocca l’altro in quanto spesso si riferisce di non sentire “niente” – cioè si percepisce la pelle ma non il partner.
E qui, mi trovo d’accordo con David Schnarch, che ha scritto un libro sulla passione nel matrimonio, il quale afferma che è utile in un rapporto sessuale arrivare a quel punto di “comfort” in cui avere gli occhi aperti contribuisce all’eccitamento piuttosto che a distrarsi o a creare un’ansia che riduce il piacere. Infatti il contatto visivo può metterci in contatto con il nostro partner anche se molte persone trovano che questo può interferire con la coscienza delle loro sensazioni. Vedere il proprio partner può diventare un’estensione del proprio contatto emotivo piuttosto che una distrazione.
Come detto in precedenza il contatto oculare permette di entrare in sintonia ma solo se ci si è già confrontati su conflitti che precedentemente sono stati nascosti in qualche angolo della nostra anima. Per cui è stato necessario guardarsi dentro di sé prima di potersi confrontare con l’altro. Se si fugge da sé, come ci si può confrontare con l’altro? E come lo si può guardare negli occhi, se si nascondono delle verità che a volte non diciamo nemmeno a noi stessi?
Si potrebbe obiettare che non è facile e che se si aspetta di aver risolto tutti i conflitti prima di fare l’amore ad occhi aperti non lo si farà mai… Certo non è facile, né si possono aspettare anni. Allora perché non provare ascoltando i propri tempi, la propria possibilità di restare in contatto con gli occhi dell’altro finché si può rimanere in contatto con se stessi e, appena ci si accorge che ci si sta perdendo o l’imbarazzo e/o emozioni troppo forti ci bloccano, richiuderli per ritrovare se stessi e le proprie sensazioni, in un movimento di aperture e chiusure che pian piano porti più in contatto con se e con il partner? Lentamente si potrà arrivare a guardare con occhi morbidi, accoglienti e amorevoli il proprio partner anche all’acme del piacere.
Avete mai guardato il vostro partner mentre ha un orgasmo? Oppure avete mai chiesto al vostro lui/lei che espressione assumete mentre avete un orgasmo? Vedere ed essere visti nel momento di maggiore piacere, nel momento di minore difesa in cui ci abbandoniamo all’altro o l’altro si abbandona a noi. Quanto in quel momento l’unione emotiva tra due persone può crescere? Tutto questo può essere un’esperienza di crescita, può essere un’esperienza di grande tenerezza ed amore.
Come dice sempre Schnarch, bisogna essere disponibili ad essere visti, sentiti e “assaggiati” emotivamente. In questi casi la percezione del proprio lui/lei non è più una distrazione ma una parte della propria passione. Questo è però possibile solo se si ha una disponibilità ad un reale coinvolgimento
Prendiamo ad esempio nella vita di coppia il momento in cui si fa l’amore.
Spesso si dice che nel momento d’intimità con il proprio partner tenere gli occhi aperti significa tenere sotto controllo la situazione e non farsi cogliere di sorpresa, significa avere la difficoltà di lasciarsi andare al piacere, mentre, chiudere gli occhi permette di lasciarci maggiormente andare alle nostre fantasie e al nostro piacere.
Molte persone fin dal primo bacio chiudono gli occhi continuando così sino al momento dell’orgasmo. Entrano in intimità e attraverso il contatto con il partner possono abbandonarsi a delle piacevoli emozioni. Per non tutti è così!
Alcuni riescono, nell’avere gli occhi chiusi, a focalizzarsi sulle sensazioni del proprio corpo ma con il rischio di estromettere l’altro. Succede infatti che, nel cercare di trovare il piacere, pongono l’attenzione solo su se stessi partecipando poco al rapporto sessuale ed interrompendo i contatti con il compagno. Spesso hanno bisogno proprio di questo atteggiamento per raggiungere l’orgasmo e quindi cominciano, a volte, a dare istruzione affinché il loro piacere possa crescere in modo esponenziale ( vorrei aggiungere che in alcuni casi chiedere al proprio partner cosa si vuole, va bene ma è importante che ciò sia visto come momento di passaggio).
Domanda: in che modo si può creare un ‘intimità, un contatto emotivo con l’altro se io me ne vado per la mia strada? Perché pensare che il piacere provato quando vado per la mia strada sia più forte del piacere provato stando in una profonda intimità con l’altro? In una profonda unione?
Certo, questo è più complicato. Se una donna continuamente chiede di essere toccata in un certo modo sono possibili due situazioni: la prima è che lei vuole controllare quel contatto, la seconda è che il suo partner dimostra di non sentirla/conoscerla affatto.
Attenzione!! Non sto dicendo che con gli occhi chiusi non si riescono ad avere profonde unioni con il proprio partner ma vorrei semplicemente proporre a chi vuole “rischiarsela un po’” , di provare giochi nuovi che possono aprirci nuove porte. Sto proponendo di vedere se si riesce a fare con gli occhi aperti tutto ciò che si riesce a fare con gli occhi chiusi. Se si può entrare ugualmente in contatto con le emozioni più profonde pur vedendo gli occhi del mio/a lui/lei.
Premesso che si può essere distanti dal proprio compagno mentre si fa l’amore sia stando con gli occhi aperti che con gli occhi chiusi, credo che per scoprire la nostra capacità di “vibrazione con l’altro”, sarebbe importante lavorare sul sentirsi mentre si tocca l’altro in quanto spesso si riferisce di non sentire “niente” – cioè si percepisce la pelle ma non il partner.
E qui, mi trovo d’accordo con David Schnarch, che ha scritto un libro sulla passione nel matrimonio, il quale afferma che è utile in un rapporto sessuale arrivare a quel punto di “comfort” in cui avere gli occhi aperti contribuisce all’eccitamento piuttosto che a distrarsi o a creare un’ansia che riduce il piacere. Infatti il contatto visivo può metterci in contatto con il nostro partner anche se molte persone trovano che questo può interferire con la coscienza delle loro sensazioni. Vedere il proprio partner può diventare un’estensione del proprio contatto emotivo piuttosto che una distrazione.
Come detto in precedenza il contatto oculare permette di entrare in sintonia ma solo se ci si è già confrontati su conflitti che precedentemente sono stati nascosti in qualche angolo della nostra anima. Per cui è stato necessario guardarsi dentro di sé prima di potersi confrontare con l’altro. Se si fugge da sé, come ci si può confrontare con l’altro? E come lo si può guardare negli occhi, se si nascondono delle verità che a volte non diciamo nemmeno a noi stessi?
Si potrebbe obiettare che non è facile e che se si aspetta di aver risolto tutti i conflitti prima di fare l’amore ad occhi aperti non lo si farà mai… Certo non è facile, né si possono aspettare anni. Allora perché non provare ascoltando i propri tempi, la propria possibilità di restare in contatto con gli occhi dell’altro finché si può rimanere in contatto con se stessi e, appena ci si accorge che ci si sta perdendo o l’imbarazzo e/o emozioni troppo forti ci bloccano, richiuderli per ritrovare se stessi e le proprie sensazioni, in un movimento di aperture e chiusure che pian piano porti più in contatto con se e con il partner? Lentamente si potrà arrivare a guardare con occhi morbidi, accoglienti e amorevoli il proprio partner anche all’acme del piacere.
Avete mai guardato il vostro partner mentre ha un orgasmo? Oppure avete mai chiesto al vostro lui/lei che espressione assumete mentre avete un orgasmo? Vedere ed essere visti nel momento di maggiore piacere, nel momento di minore difesa in cui ci abbandoniamo all’altro o l’altro si abbandona a noi. Quanto in quel momento l’unione emotiva tra due persone può crescere? Tutto questo può essere un’esperienza di crescita, può essere un’esperienza di grande tenerezza ed amore.
Come dice sempre Schnarch, bisogna essere disponibili ad essere visti, sentiti e “assaggiati” emotivamente. In questi casi la percezione del proprio lui/lei non è più una distrazione ma una parte della propria passione. Questo è però possibile solo se si ha una disponibilità ad un reale coinvolgimento
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