Belle le naked, vero? Stilose,
aggressive, a volte nostalgiche, ma sempre affascinanti, sono anche belle
da guidare in città e fuori. Piacciono a tutti e vendono
molto bene. Anche se chi si decide ad acquistarne una deve sempre fare i
conti con l’atavica dicotomia che fin dalle origini caratterizza questo
tipo di moto: orientarsi sulle medie cilindrate –
le 600, per intenderci – e soffrirne la cronica mancanza di coppia ai
bassi regimi quando si vuole guidare senza il coltello tra i denti, oppure
cedere alle malie delle maxi da 1000 cc e oltre
per godere della loro pienezza ai bassi
con il patema di riuscire a
gestire senza problemi quella enorme riserva di cavalli?
Una situazione che ha portato qualche
costruttore a riconsiderare i tradizionali “scaglioni” di cilindrata per
iniziare a proporre naked che siano divertenti e veloci senza essere
potenzialmente pericolose per chi non ha un’esperienza esagerata dietro
al manubrio.
Fra questi c’è Yamaha,
che con le nuove FZ8 (8.390 euro) e Fazer8
(8.890 euro) colma il vuoto esistente tra le
due classi con un prodotto decisamente interessante sia dal punto
di vista tecnico, sia dal punto di vista estetico. Sotto
questo aspetto le nuove nate non propongono nulla di troppo originale.
Ma sono entrambe ben disegnate, giustamente
aggressive e inconfondibilmente Yamaha.
Le finiture e i materiali utilizzati
sono di buon livello, mentre la posizione di guida
è comoda e discretamente “attiva” anche per chi è più
alto della media. Però le qualità delle nuove Yamaha
emergono meglio appena ci si mette in movimento: l’equilibrio
ciclistico, il peso abbastanza contenuto e i comandi di burro rendono la
moto veramente godibile in un minuto di strada, anche in mezzo al
traffico più caotico.
Ma la vera perla è il motore, un quattro
cilindri da quasi 800 cc dall’erogazione veramente piacevole. Si
può viaggiare in sesta a 1500 giri con un filo di gas e poi metterlo
alla prova “aprendo tutto” senza scalare. Oppure usare il cambio per
testarne l’allungo e i 106 cv che arrivano insieme al
ringhio del sistema di aspirazione. In ogni caso lui risponderà sempre a
dovere, dimostrando di essere tanto fluido e regolare ai bassi e medi
regimi, quanto aggressivo e brillante agli alti.
Il degno compagno di una ciclistica solida e
reattiva come quella di FZ8 e Fazer8: la prima è
una vera “fun bike” con cui saltare da una curva all’altra,
mentre la seconda è ugualmente divertente, ma più progressiva
nella guida e più orientata al turismo grazie alla mezza
carenatura.
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