Intervista con la neomamma cantautrice friulana che torna con Heart, un album nuovo di zecca.
Certo, non è stata con le mani in mano, Elisa, in questi 5 anni, poiché tanti ne sono trascorsi dal suo ultimo disco di inediti, Pearl Drops. Tanto live, la raccolta Soundtrack '96 – '06, canzoni e musiche per il cinema, il debutto negli Stati Uniti e perfino un libro, Un senso di me (Rizzoli 2008). E infine Emma Cécile, la sua bambina, nata poche settimane fa dalla relazione con il suo compagno, il musicista Andrea Rigonat. Il tutto seguendo sempre... il cuore.Cinque anni dall'ultimo album di inediti. E' un sacco di tempo... E ora arriva Heart, cuore. Ce lo racconti proprio in 2 parole?
Il motivo di questo titolo sta nelle canzoni scelte. Avevo un sacco di roba sparsa: quaderni, nastri, appunti vari. Ed era tutto sparpagliato. Quando ho raccolto tutto e riordinato, è venuta fuori una prima selezione che mi piaceva, di circa 60 canzoni. Alla fine ho scelto fra quelle più vecchie, con una grande carica emotiva, anche nel testo. Seguendo proprio questo filo conduttore dell'emozione pura. Heart – cuore, potrà forse suonare da Bacio Perugina, ma per il modo in cui stavo ragionando su tutto – sulla mia vita professionale e personale, che per me vanno di pari passo – non potevo chiamarlo in altro modo e ho deciso comunque di rischiare di apparire banale. Certo in questi 5 anni c'è stata la voglia di realizzare qualcosa prima, ma anche un po' di paura: paura di ripetermi. Pur avendo tanto materiale, non sapevo bene che direzione prendere. Quello che sapevo è che cercavo delle cose più “fresche” alle mie stesse orecchie. Aspettavo del materiale buono, che sentissi nella pancia. Nel frattempo, però ho fatto tante altre cose che mi hanno dato grandi soddisfazioni.
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